I dati rappresentano la spina dorsale di qualsiasi azienda, influenzando sia il valore sia il rischio associato. Con norme e regolamenti sempre più rigorosi in materia di conformità, violazioni di dati che occupano le prime pagine quasi quotidianamente e costi legati a questi incidenti in rapido aumento, le misure di sicurezza tradizionali, come “recinti più alti e fossati più profondi”, risultano insufficienti per affrontare le sfide moderne della protezione dei dati. Questo perché i dati non sono sempre “a riposo”, ma spesso “in transito”, richiedendo quindi una strategia di sicurezza incentrata sui dati.
Il passaggio dalla sicurezza dei dati tradizionale a quella moderna
La sicurezza dei dati tradizionale si basava sul modello della fortezza: mura forti per tenere fuori i cattivi, garantendo la sicurezza dei dati all’interno perché i dati erano tradizionalmente contenuti dietro “le mura”. Le aziende moderne hanno dati diffusi nel cloud, nei dispositivi mobili, negli endpoint, nei file server e in varie applicazioni come SharePoint e OneDrive. Il perimetro si è spostato dai confini fisici agli utenti finali e alle aziende che spostano i dati al di fuori del proprio perimetro. Vi è la necessità di condividere i dati con fornitori, partner e clienti, che porta alla necessità di proteggere i dati effettivi alla fonte.
Firewall, DLP e EDR/XDR sono componenti essenziali di qualsiasi struttura di sicurezza, ma la vera attenzione dovrebbe essere rivolta ai dati, i gioielli della corona di qualsiasi azienda. Poiché i dati non vivono più solo all’interno di aree esplicitamente protette, la sicurezza dei dati tradizionale non è in grado di proteggere i dati in continuo movimento.
Solo la comprensione del movimento dei dati consente alle aziende di scoprire e proteggere le informazioni sensibili. L’identificazione di chi interagisce con i dati è fondamentale quanto la comprensione dei dati stessi. La condivisione involontaria dei dati e le attività dannose, come gli attacchi di phishing, mettono costantemente a rischio i dati.
Che cos’è il Data Detection and Response (DDR)?
Il DDR trascende la tradizionale sicurezza delle reti e delle infrastrutture, concentrandosi sulla protezione dei dati stessi. Fornendo il monitoraggio e l’analisi in tempo reale del comportamento dei dati, DDR identifica i dati sensibili e critici, offrendo una serie di metodi di protezione. Concettualmente, DDR segue i dati in tutta l’azienda, sia che si tratti di endpoint, server e repository, garantendo una protezione mirata su ciò che conta davvero. È qui che entra in gioco PK Protect. Troviamo e correggiamo senza problemi i dati sensibili ovunque si trovino e si spostino.
Le funzionalità che soddisfano i principali criteri di una strategia di DDR sono:
In conclusione, un approccio detection and response di tipo data-centric si concentra direttamente sui dati stessi, indipendentemente da dove risiedono e si muovono. Non sostituisce la sicurezza tradizionale, ma garantisce un rilevamento e una protezione accurati dei rischi reali: i dati sensibili che si spostano continuamente sia all’interno che all’esterno dell’azienda. Ottenete visibilità immediata sugli archivi di dati, protezione in tempo reale e capacità di risposta che superano i limiti degli strumenti esistenti, fornendo una strategia completa per salvaguardare i dati preziosi.
Fermate le violazioni dei dati prima che inizino, assicurandovi che la vostra azienda non solo sappia dove sono archiviati tutti i suoi dati sensibili, ma che possa anche proteggerli ovunque si trovino e si spostino.
Date un’occhiata al nostro approccio unico e incentrato sui dati!
Fonte: PKWARE
Il 12 giugno 2025, C.H. Ostfeld Servizi, in collaborazione con Jamf, organizza un evento esclusivo dedicato al settore banking &…
La gestione degli accessi privilegiati (PAM) è una componente della più ampia gestione delle identità e degli accessi (IAM), focalizzata…
Nella sicurezza dei dati, l’accuratezza non è un optional, ma un requisito essenziale. I falsi negativi — minacce non rilevate,…
Il Cloud Computing Compliance Criteria Catalogue (C5) è un framework sviluppato dal BSI (l'Ufficio Federale tedesco per la sicurezza informatica)…
In un'era digitale in cui le violazioni dei dati non sono più una questione di “se” ma di “quando”, è…
Secondo il Data Breach Investigations Report di Verizon del 2024, il 75% degli attacchi informatici sfrutta credenziali con privilegi compromesse, confermando…