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Proteggere gli endpoint mobili più vulnerabili. Gestire e mettere in sicurezza.

Scopri come proteggere i dispositivi mobili vulnerabili con strategie olistiche che bilanciano gestione e sicurezza, per una protezione completa degli endpoint a livello aziendale.

Per gestire e proteggere gli endpoint più vulnerabili, i dispositivi mobili, non basta una soluzione MDM o di difesa dalle minacce. Gli amministratori devono essere in grado di estendere queste tecnologie, integrandole nelle strategie di sicurezza esistenti per garantire una solida postura di sicurezza organizzativa.

Questo articolo esplora le attuali sfide e soluzioni per la sicurezza mobile, la necessità di misure specifiche per i dispositivi mobili, una panoramica della protezione olistica degli endpoint e le best practice per l’implementazione dei criteri di sicurezza mobile, come ad esempio:

  • Una panoramica delle strategie di sicurezza olistica degli endpoint
  • Approfondimento delle attuali sfide e soluzioni per la sicurezza mobile
  • L’importanza delle misure di sicurezza specifiche per i dispositivi mobili
  • Le best practice per l’implementazione dei criteri di sicurezza mobile

Stato della sicurezza dei dispositivi mobili
I dispositivi mobili consentono alle aziende di implementare attività efficienti in tutte le funzioni aziendali. Grazie alla loro semplicità d’uso, alla portabilità e alla possibilità di accedere ad applicazioni e risorse ovunque, i dispositivi mobili consentono agli utenti finali, come i team aziendali e di prima linea, di operare come una forza lavoro connessa. Ma una maggiore connessione all’interno della forza lavoro potrebbe portare a implicazioni di sicurezza quali:

  • accesso non autorizzato ai dati aziendali
  • fuga di informazioni sulla privacy degli utenti finali
  • mancanza di una protezione uniforme tra le varie piattaforme
  • difficoltà nel valutare e mantenere la conformità

Ognuno di questi aspetti rappresenta una sfida maggiore per la sicurezza mobile, con rischi crescenti per gli endpoint, gli utenti, i dati aziendali e personali, e un impatto sulla sicurezza generale dell’ azienda.

Lo scenario aziendale
Storicamente, le organizzazioni hanno scelto di allineare le esigenze aziendali a una singola piattaforma. Questo approccio aiutava a semplificare la gestione, pur rispondendo alle esigenze specifiche dell’azienda. Lavorare in un ambiente omogeneo riduce alcune delle difficoltà legate ai processi IT e di sicurezza; tuttavia, la diffusione dei dispositivi mobili e delle forza lavoro distribuite ha trasformato quelli che venivano considerati dispositivi orientati al consumatore in strumenti aziendali fondamentali, essenziali per supportare le operazioni ovunque nel mondo.

Ciò ha creato un nuovo paradigma di gestione per le aziende che fino a quel momento si erano affidate a una sola piattaforma. I team IT e di sicurezza aziendali si trovano ora in difficoltà, poiché gli strumenti tradizionali offrono un supporto limitato o nullo per i sistemi operativi mobili e per le nuove funzionalità. Questo rappresenta un rischio che ha ripercussioni su tutto: dalla produttività degli utenti alla capacità dell’organizzazione di proteggere gli smartphone aziendali e difendere gli utenti da attori malevoli e minacce in continua evoluzione, che mettono a rischio l’integrità dei dati sensibili.

Quali sono alcuni dei fattori che influenzano la sicurezza mobile?

  • Frammentazione tra le versioni supportate all’interno di ciascun sistema operativo
  • Mancanza di un supporto uniforme tra le piattaforme, che causa ritardi nell’implementazione degli aggiornamenti
  • Differenze tra le funzionalità supportate e non supportate nelle soluzioni MDM
  • Capacità di valutare e verificare regolarmente la telemetria dei dispositivi
  • Limitazioni nell’applicazione delle policy di conformità
  • Disallineamento tra l’implementazione e l’applicazione delle protezioni nell’infrastruttura

Parità di sicurezza tra i diversi modelli
Le aziende adottano diversi modelli di dispositivi mobili, come dispositivi condivisi o assegnati per ogni dipendente in prima linea (ad esempio infermieri o addetti alla vendita) e programmi COPE o BYOD per il personale aziendale. A causa delle esigenze differenti, le impostazioni dei dispositivi vengono spesso adattate per soddisfare ciascun modello e caso d’uso.

Indipendentemente dal modello o dal caso d’uso, i dispositivi mobili rappresentano un obiettivo primario per le minacce informatiche. Questo complica lo sviluppo di processi di sicurezza che, da un lato, favoriscano la produttività degli utenti sul campo e, dall’altro, mantengano un livello minimo di sicurezza coerente su tutta l’infrastruttura.

Alcuni esempi
In ambienti come gli ospedali o la vendita al dettaglio, i dispositivi condivisi sono comunemente utilizzati dai dipendenti in prima linea per semplificare le loro attività quotidiane. Questi dispositivi sono spesso utilizzati da più utenti nel corso della giornata, aumentando il rischio di violazioni della sicurezza a causa di controlli di accesso inadeguati. Anche quando i dispositivi sono bloccati, i protocolli deboli, come l’autenticazione inadeguata o la scarsa gestione delle sessioni, possono esporre i dati sensibili ad accessi non autorizzati.

I dispositivi utilizzati da dirigenti di alto livello come direttori o vicepresidenti, ad esempio, sono spesso oggetto di attacchi più sofisticati a causa delle comunicazioni e dei dati sensibili contenuti. Anche i dispositivi mobili sul campo o in fabbrica sono a rischio, poiché interagiscono spesso con reti esterne, sollevando preoccupazioni per la sicurezza della rete, la fuga di dati e la perdita del dispositivo.

Convergenza e conformità
Parlando di conformità, la capacità di monitorare attivamente i dispositivi, valutare i rischi in tempo reale, individuare eventuali problemi e attivare rapidamente i flussi di mitigazione viene spesso oscurata da un problema critico che si riscontra nella sicurezza mobile: l’equilibrio.

In questo contesto, equilibrio si riferisce al rapporto tra gestione e sicurezza. Troppo spesso questa dinamica viene rappresentata erroneamente come una lotta di potere tra il team IT e il team Security. In realtà, affidarsi esclusivamente a una soluzione MDM (Mobile Device Management) per svolgere entrambi i ruoli non è sufficiente a garantire una protezione stratificata ed efficace.

Dall’altro lato, le organizzazioni che permettono l’uso di dispositivi personali per accedere alle risorse aziendali, basandosi su raccomandazioni come:

  • Scegliere una password lunga e complessa
  • Non connettersi mai a reti Wi-Fi pubbliche
  • Adottare buone pratiche di sicurezza nelle comunicazioni
    (es. non aprire allegati non richiesti, non cliccare su link sospetti, non condividere la password)
  • Installare soluzioni complete di difesa dalle minacce
  • Crittografare i dati con tecniche di cifratura a livello di volume

…ma senza poter imporre queste regole tramite politiche di conformità, non dispongono degli strumenti necessari per una gestione realmente efficace e flessibile, in grado di adattarsi all’evoluzione del panorama delle minacce.

In altre parole, poniamoci due domande fondamentali:

  • Come può un’azienda verificare che un endpoint sia sicuro e quindi conforme, senza una gestione centralizzata?
  • E viceversa, come si può dimostrare che il rischio sia realmente sotto controllo, senza un’adeguata sicurezza degli endpoint?

È proprio per questo motivo che l’equilibrio è un concetto chiave da calibrare con attenzione: serve a evitare sia l’eccesso di protezione (che può compromettere l’usabilità dei dispositivi e la produttività), sia una gestione troppo blanda (che lascia spazio a vulnerabilità e minacce, mettendo a rischio dati e risorse aziendali).

Sbloccare le possibilità del dispositivo mobile al lavoro
Con Jamf for Mobile, le aziende ottengono tutte le funzionalità necessarie per sbloccare le potenzialità del dispositivo mobile al lavoro, consentendo ai team di mobilità di soddisfare le esigenze di sicurezza e di rispettare i requisiti di conformità, mantenendo l’esperienza dell’utente. Grazie a funzionalità chiave che aiutano a pianificare, distribuire e scalare i flussi di lavoro dei dispositivi, consentiamo ai team di:

  • Estendere i flussi di lavoro con accesso sicuro alle applicazioni critiche ovunque i dipendenti lavorino.
  • Fornire ai team che si occupano di mobilità e sicurezza visibilità e controllo per proteggere i dispositivi preservando l’esperienza mobile nativa.
  • Consentire l’assegnazione di dispositivi 1:1 e l’utilizzo di dispositivi condivisi, oltre a modelli di dispositivi BYO e autorizzati con parità di supporto.
  • Stabilire e applicare linee di base conformi ai quadri organizzativi e normativi.

Conclusioni
Aiutiamo le aziende a trasformare il modo in cui i dipendenti lavorano, trasformando ciò che i dispositivi mobili possono fare, con una soluzione che dà priorità all’esperienza dell’utente, integra i sistemi IT esistenti ed estende i flussi di lavoro aziendali, trasformando la mobilità sul lavoro.

Per uno sguardo più approfondito sullo stato della sicurezza mobile, tra cui:

  • I driver della mobilità e il modo in cui si inseriscono nei piani di implementazione aziendale.
  • Preoccupazioni crescenti, vettori di rischio e panorama moderno delle minacce
  • Approcci olistici per colmare le lacune tra più piattaforme
  • Adesione ai requisiti di conformità per i settori regolamentati e non regolamentati
  • Le chiavi per sviluppare una strategia unificata di gestione e sicurezza

vi invitiamo a leggere il nostro documento tecnico: Manage and secure your most vulnerable endpoints: mobile devices, per scoprire un futuro in cui ogni dispositivo godrà di una protezione senza precedenti e senza bisogno di compromessi. Questa visione rappresenta l’obiettivo finale per le aziende e gli stakeholder: supportare le attività aziendali con endpoint gestiti in modo efficiente e sicuri a livello aziendale.

Fonte: Jamf

 

Alessandra Bellotti

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