Una nuova ricerca VMware rivela la forte correlazione tra l’esperienza digitale positiva offerta ai dipendenti, la crescita del business aziendale e la capacità di attrarre e valorizzare i migliori talenti.
VMware, Inc. (NYSE: VMW), innovatore leader nel software aziendale, ha pubblicato una ricerca annuale dedicata alla Digital Employee Experience*, analizzando lo stato di adozione delle tecnologie per il digital workspace e il loro impatto sulle aziende. La ricerca rivela che le aziende che investono nell’esperienza digitale dei propri dipendenti hanno una maggiore probabilità di sperimentare una crescita di business, adottare una cultura innovatrice, attrarre i talenti ed essere indicate dai propri dipendenti come il posto migliore in cui lavorare.
Quasi tre quarti (71%) dei dipendenti in Italia hanno dichiarato che la disponibilità di strumenti digitali flessibili, necessari a svolgere il proprio lavoro, influenzerebbe la loro decisione di candidarsi o accettare una posizione in un’azienda, e il 68% ha affermato che il suo attuale datore di lavoro dovrebbe dedicare maggiore attenzione alla digital experience.
La ricerca dimostra, inoltre, che a mostrare tassi di crescita più elevati sono proprio le organizzazioni che offrono fattori di digital experience maggiori**, tra i quali l’accesso dei dipendenti a dispositivi, strumenti, app e tecnologie ovunque svolgano la propria attività lavorativa; indicando circa 7 fattori in media per le aziende in crescita rispetto a 4 fattori per le aziende con tassi di crescita dei ricavi inferiori.
In tutta l’area EMEA, le aziende con prestazioni sotto le aspettative o non in crescita sono di gran lunga meno propense a concedere ai dipendenti la libertà di lavorare dal proprio dispositivo personale (solo il 36% delle aziende lo consentirebbe), dare accesso alle applicazioni a supporto della produttività sin dal primo giorno (il 36% di esse) e fornire ai dipendenti applicazioni (a esclusione della posta elettronica) su qualsiasi dispositivo perché svolgano i compiti più importanti (lo farebbe solo il 47% di esse). Le aziende europee con una crescita più elevata, invece, mostrano una media notevolmente superiore (rispettivamente 76%, 68% e 93%).
Perché le aziende colgano appieno i benefici delle tecnologie di digital workspace è necessaria una maggiore collaborazione tra le risorse umane e l’IT in modo da migliorare l’esperienza digitale dei dipendenti. In questo contesto, la formazione dei dipendenti è fondamentale per rimuovere le ambiguità su chi sia effettivamente responsabile di offrire loro un’esperienza digitale positiva: il 47% dei dipendenti in Italia, ad esempio, non sa se debba rivolgersi alle risorse umane o all’IT per migliorare la propria digital experience, e il 17% ritiene che questa confusione rappresenti un ulteriore ostacolo a un’esperienza positiva.
In ultima analisi, sebbene siano diverse le figure che gli intervistati considerano responsabili dell’esperienza digitale, il 90% dei dipendenti italiani chiede che debbano essere le risorse umane e l’IT a funzionare meglio: in particolare, solo il 27% dei dipendenti in Italia riferisce che le risorse umane e l’IT collaborano in modo costante e oltre 8 intervistati su 10 ritengono che alle risorse umane dovrebbe essere assegnata una responsabilità maggiore per poter migliorare la digital experience dei dipendenti.
“Troppo spesso, la conversazione sulla trasformazione digitale si concentra solo sulla tecnologia tralasciando un ingrediente fondamentale per una strategia vincente: la capacità di attrarre e valorizzare in azienda i talenti migliori”, afferma Raffaele Gigantino, Country Manager di VMware Italia. “Nella competizione per aggiudicarsi le figure professionali più valide, le aziende devono assegnare una priorità al valore dell’esperienza dei propri dipendenti, un’attenzione che comprende la tecnologia, lo stile di lavoro e la cultura aziendale”.
Offrire una Digital Employee Experience migliore ha effetti anche sul sentimento complessivo dei lavoratori. Gli intervistati italiani che possono lavorare da qualsiasi luogo con la stessa facilità che in ufficio si mostrano maggiormente orgogliosi della propria azienda (68%) rispetto a quelli ai quali l’organizzazione non consente di lavorare liberamente all’esterno dell’organizzazione (30%). Tendono, inoltre, ad affermare più spesso che la propria organizzazione ha una cultura innovativa (68% rispetto a 31%), è uno dei posti migliori in cui lavorare (75% vs 25%) e offre un buon equilibrio tra lavoro e vita privata (71% contro il 28%).
“È fondamentale offrire ai nostri dipendenti l’opportunità di plasmare il proprio ambiente di lavoro come meglio preferiscono”, afferma Dirk Eckert, managing director, Individual Solutions and Products, Deutsche Telekom. “In passato, i valori tradizionali che influenzavano la scelta di lavorare in un’azienda erano la stabilità, il livello dello stipendio e i benefit aziendali, oggi invece la scelta di come, dove e con quale dispositivo si possa operare sta diventando sempre più importante, soprattutto per i giovani”.
Per quanto riguarda gli ostacoli ancora da affrontare per poter offrire una digital experience ottimale, oltre un quarto degli intervistati in Italia ha citato la mancanza di comprensione delle esigenze dei dipendenti, seguita dal fatto che la digital experience non venga considerata una priorità per l’azienda (15%). Il 43% dei dipendenti in Italia (rispetto al 61% in EMEA) dichiara di non avere voce in capitolo nella scelta degli strumenti che può utilizzare sul lavoro, nonostante l’82% dei responsabili IT italiani affermi di tenere in considerazione il parere dei dipendenti.
“Le aziende più importanti si stanno impegnando per migliorare l’esperienza dei dipendenti e per farlo stanno adottando il digital workspace, un concetto ideato da VMware tre anni fa. Una piattaforma di digital workspace alimenta le esperienze digitali moderne, che sono di importanza fondamentale per i dipendenti attuali e potenziali, oltre che per ottenere risultati migliori rispetto ad altri obiettivi di business”, conclude Gigantino.
“La chiave del successo di qualsiasi azienda risiede nel suo capitale umano, che le consente di innovare, operare e diventare leader sul mercato. Tuttavia, dato che i dipendenti di talento hanno a disposizione opzioni di lavoro sempre maggiori, flessibili e rispettose del proprio stile di vita e degli obiettivi di carriera, i datori di lavoro non hanno altra scelta che competere in questo contesto per riuscire ad attrarli e valorizzarli in azienda”, afferma Jean-Pierre Brulard, Senior Vice President and EMEA General Manager, VMware. “Offrire ai dipendenti un’esperienza digitale flessibile e completa, a supporto del modo in cui desiderano lavorare, aiuterà le organizzazioni a dotarsi e preservare i migliori talenti di cui hanno bisogno e, di conseguenza, a crescere come azienda”.
Informazioni sulla ricerca
*A marzo e aprile 2019 sono stati intervistati 3.600 tra dipendenti EMEA (1.800), responsabili IT (900) e delle risorse umane (900) che utilizzano computer/dispositivi intelligenti per il lavoro. Il numero di intervistati di ogni paese EMEA era così suddiviso: Regno Unito (600), Germania (600), Francia (600), Italia (200), Paesi Bassi (200), Russia (200), Polonia (200), Norvegia (200), Svezia (200), Spagna (200), Emirati Arabi Uniti (200) e Arabia Saudita (200). Gli intervistati appartenevano ad aziende del settore pubblico e privato con 500 o più dipendenti.
**Le aziende con una crescita alta o notevolmente superiore alla media anno su anno hanno in media 6,3 fattori di Digital Employee Experience su dieci, rispetto ai 3,7 fattori nelle aziende che non hanno registrato crescita.
Fonte: VMware Italia