5 passi verso una visione più olistica della sicurezza degli endpoint

5 passi verso una visione più olistica della sicurezza degli endpoint

Come gestire e proteggere i tuoi endpoint adottando misure di sicurezza intelligenti e preventive.

Cloud computing, dispositivi mobili, applicazioni browser-based e Internet of Things (IoT) sono diventati indispensabili per il nostro lavoro. Tempo fa, il trasferimento di file ad altri reparti significava l’invio su chiavetta USB o tramite e-mail (che non sembravano mai in grado di supportare tutte le dimensioni dei file). Controllare la tua email di lavoro significava che … sei stato al lavoro. Oggi il posto di lavoro è molto più veloce e più agile che mai, ed è un vantaggio enorme per la produttività.

Ovviamente, rimanere un‘azienda vitale oggi significa adottare ed abbracciare queste nuove tendenze. Dall’altra parte ogni dispositivo aggiuntivo e applicazione caricata aumenta quello che in termini di sicurezza  viene chiamato  “la superficie di attacco” o la quantità di punti disponibili da cui è possibile infiltrarsi nella rete. Con tale incontrollata espansione, è quasi certo che gli aggressori potranno trovare delle vulnerabilità. Ecco alcuni suggerimenti per contribuire a frenare l’espansione degli endpoint e cominciare a visualizzare i diversi endpoint come un’unica unità:

  1. Identifica le tue superfici di attacco – Per comprendere appieno la diversità degli endpoint, avrai bisogno di una verifica approfondita di ciò che si trova nelle tue reti. La cucina aziendale ha un tostapane collegato a Internet? Questo è un altro dispositivo da aggiungere alla tua lista sempre crescente di endpoint potenzialmente vulnerabili.
  2. Riduci la tua superficie di attacco dove puoi – Con la consapevolezza che ogni connessione o nodo rende la tua organizzazione più vulnerabile agli attacchi, è il momento di iniziare a pensare a ciò che può essere tolto con successo dalla rete. Certo, le stampanti, il sistema di telecomunicazione e i computer devono essere collegati alla rete, in quanto sono indispensabili. Ma il tostapane? Eh, non tanto. Anche gli strumenti di sicurezza sovrapponibili possono creare potenziali infiltrazioni, perciò cerca di capire cosa può essere eliminato.
  3. Stabilire e applicare politiche – Crea politiche completamente documentate per l’utilizzo dei dispositivo IoT e BYOD, con profili di autenticazione e accesso utente. Quindi assicurati che queste politiche siano implementate. Queste politiche saranno le basi del monitoraggio e della protezione dei dati ovunque gli utenti accedano e contribuiranno a prevenire ulteriori vulnerabilità. Ad esempio, si può chiedere che i tuoi utenti mantengano i dati sensibili all’interno del data center sicuro quando si lavora con i dispositivi personali (ad esempio, utilizzando una soluzione di accesso remoto sicuro) piuttosto che scaricarli sul dispositivo stesso.
  4. Utilizza gli strumenti di sicurezza giusti – La giusta combinazione di strumenti migliora la visibilità end-to-end e riduce i rischi. Crea una strategia proattiva di difesa in profondità che isola gli endpoint da potenziali minacce provenienti dal browser. Implementando una soluzione di navigazione remota sicura è possibile ridurre i controlli senza fine e falsi allarmi che vengono forniti da strumenti di sicurezza per gli endpoint.
  5. Automazione per facilitare i processi di distribuzione del software, patch e aggiornamento. Questa gestione e controllo dell’applicazione migliorerà non solo la conformità ma anche la sicurezza, le prestazioni e la disponibilità e blocca l’esecuzione di applicazioni indesiderate. Infatti, nella maggior parte dei casi non è realmente necessario installare, in primo luogo, le applicazioni direttamente sull’endpoint. Invece, le applicazioni possono essere gestite e aggiornate una volta sul server e poi distribuite agli endpoint utilizzando soluzioni di accesso centralizzate browser-based.

Dato che il  BYOD,  il cloud, l’IoT e le applicazioni browser-base sono sempre più diffuse, ora è il momento di prenderne il controllo prima che diventino un disordine insostenibile. Creare visibilità e unità sono i primi passi verso una situazione di sicurezza olistica, sana e matura.

Fonte: Ericom Software

Wandera per dispositivi generici Android

Wandera per dispositivi generici Android

Wandera annuncia il lancio della loro soluzione Mobile Threat Defence (MTD) per il supporto dei dispositivi generici Android.

I dispositivi Android sono una scelta popolare sia tra i tecnici che tra i consumatori. La piattaforma è nota per supportare una varietà di dispositivi con funzionalità hardware avanzate e un’esperienza utente personalizzabile.
Wandera continua a vedere una presenza significativa di dispositivi Android nelle grandi aziende. Ciò è dovuto alla crescente presenza di politiche bring-your-own-device (BYOD) e dalla natura concorrenziale dell’offerta dei dispositivi Android.

Mentre continua ad aumentare la presenza dei dispositivi Android all’interno delle organizzazioni, il loro livello di sicurezza è stato spesso visto come motivo di preoccupazione.  La piattaforma Android è notevolmente più aperta rispetto a quella iOS, le configurazioni a livello di dispositivo sono più esposte alle manipolazioni. Ciò ha portato a problemi di sicurezza e talvolta anche a violazioni a livello di dispositivo. Per combattere questo rischio, Wandera ha concentrato le proprie risorse nella creazione di una soluzione Mobile Threat Defense (MTD) appositamente per Android generico. La soluzione risiede sul dispositivo monitorando costantemente il suo stato e ricercando anomalie e vulnerabilità.

La soluzione MTD comprende tutte le funzionalità di difesa contro le minacce, tra cui la scansione delle applicazioni, la vulnerabilità della configurazione, le protezioni della rete e l’individuazione di anomalie di comportamento. Queste funzionalità consentono agli amministratori di monitorare, proteggere e risolvere le minacce che impattano sui dispositivi utilizzati dagli utenti finali.

Fonte: Wandera

12 Ottobre, ore 15:00 | Live Webinar BMC Client Management

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C.H. Ostfeld in collaborazione con BMC è lieta di invitarti al prossimo Live Webinar dedicato alla nuova versione di BMC Client Management 12.6

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BMC Client Management, ti aiuta ad automatizzare e ridurre le operazioni manuali e i costi di gestione degli asset per tutto il ciclo di vita del cespite, riducendo al minimo i rischi di sicurezza.

La versione BMC Client Management 12.6 include importanti novità grazie ai suggerimenti degli utenti come il controllo remoto via web.

BMC Client Management, è una soluzione di Service Management Excellence  

  • Una suite che da un’unica console centralizzata, con un solo agente e un solo database, gestisce l’intero ciclo di vita dei cespiti IT.
  • Interfaccia utente facile.
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  • Massima sicurezza grazie all’aggiornamento automatico delle patch.

Scopri i vantaggi di BMC Client Management (BCM)

La suite include la discovery, l’inventario, la compliance, la software distribution, il patching, il controllo remoto, la gestione delle licenze software e delle periferiche, la gestione finanziaria dei cespiti  e del risparmio energetico.
Un aggiornamento costante e puntuale delle patch di sicurezza evita i rischi di brecce di sicurezza e gli enormi costi connessi.
La precisa analisi delle licenze software e del parco macchine permette di razionalizzare e risparmiare sui costi di gestione.
Rispetto ad altri strumenti presenti sul mercato, BCM supporta oltre a Microsoft anche Linux e Mac OS.

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