Mettersi nei panni del cliente

Mettersi nei panni del cliente

“Ho imparato che la gente dimenticherà quello che hai detto, la gente dimenticherà quello che hai fatto, ma la gente non dimenticherà mai come li hai fatti sentire.” – Maya Angelou

Uno dei tanti gerghi aziendali, “customer centricity” viene usato sempre più comunemente. Mentre in precedenza l’attenzione al cliente poteva essere centrale solo per i servizi e le attività di consulenza, la centralità del cliente si è recentemente trasformata nel sacro graal di successo per qualsiasi organizzazione.

In genere, gli sforzi per raggiungere un’eccezionale soddisfazione del cliente sono guidati dall’interno e riguardano ciò che possiamo offrire di più; raramente qualcuno fa un passo indietro e chiede: “…..ma cosa vuole veramente il cliente? Sviluppiamo i prodotti migliori e puntiamo all’innovazione continua, ma il cliente vuole davvero ciò che offriamo? Non sarebbe meglio prima di tutto capire il cliente e sapere quale aspetto dell’innovazione di prodotto gli offrirà un vantaggio competitivo per la propria attività?”

Ecco uno scenario da considerare: immaginate che state raggiungendo in macchina il vostro ristorante preferito e, lungo la strada, una ruota si fori. Fortunatamente, siete in grado di cambiare lo pneumatico e arrivare al ristorante in tempi relativamente brevi. Tuttavia, una volta arrivati,  il tavolo che avete prenotato non è più disponibile e dovete aspettare che se ne liberi uno.

Non importa quanto sia delizioso il cibo del ristorante, molto probabilmente sarete di cattivo umore. Cosa è cambiato? Il ristorante e il suo servizio sono stati eccezionali come al solito, ma è stata la vostra esperienza, prima di raggiungere il ristorante, che vi ha rovinato la serata.

Ora, immaginate se il proprietario del ristorante avesse chiesto con preoccupazione il motivo del vostro ritardo, fatto sedere subito, fornito una bevanda rinfrescante gratuita e si fosse anche offerto di chiamare un meccanico per controllare la vostra auto.

La vostra esperienza sarebbe migliore rispetto allo scenario precedente? Assolutamente si! Questo gesto è costato al ristorante qualcosa ? No. La cultura della centralità del cliente lo ha reso possibile. Anticipando le vostre esigenze e garantendovi una buona esperienza culinaria, il ristorante si è anche assicurato il vostro ritorno, il che rende la soluzione soddisfacente anche per loro.

Essere empatici nei confronti del cliente è fondamentale per la sua soddisfazione. Il cliente si sente apprezzato e questo è molto importante nel costruire e mantenere un rapporto di fiducia.

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Questo post è stato originariamente pubblicato sul Blog di BMC al seguente linkAutore: Harit Mankad

Agents of Change: trovare un equilibrio tra l’innovazione IT e la rivoluzione dell’insegnamento nelle Università

Agents of Change: trovare un equilibrio tra l’innovazione IT e la rivoluzione dell’insegnamento nelle Università

Come ogni altro settore, anche la formazione universitaria sta attraversando dei grossi cambiamenti, arricchendo il ruolo del CIO (Chief Information Officer) di nuovi compiti e complessità. Man mano che l’insegnamento si trasforma, i CIO delle Università italiane devono affrontare la sfida di bilanciare i budget ridotti e le politiche interne con le rinnovate richieste degli studenti e le tecnologie in rapida evoluzione.

Tuttavia, questo non ha scoraggiato Marius Spinu, CIO dell’Università di Firenze, centro per l’insegnamento e la ricerca tra i primi al mondo. Al contrario, Spinu riesce a dare il meglio di sé in un ambiente dinamico e stimolante.

“L’aspetto più interessante del lavorare in un’Università è che ogni cosa è in costante evoluzione”, afferma Spinu. “L’Università riunisce in un unico luogo persone di diverse culture, nazionalità, età e aree di competenza per permettere la condivisione di idee e competenze. Ecco dove inizia la vera innovazione.”

Spinu affronta l’innovazione dell’Università sia da un punto di vista strettamente IT, facendo sì che le attività siano gestite in modo sempre più rapido e smart, sia rivoluzionando l’insegnamento perché l’offerta didattica dell’Ateneo rimanga sempre all’avanguardia.

“L’innovazione implica maggiore efficienza e automazione all’interno dei nostri processi per ottimizzare e semplificare le attività di docenti e studenti”, spiega Spinu. “Ma sottintende anche una  totale rivoluzione dell’apprendimento. Grazie alle nuove tecnologie infatti possiamo personalizzare l’insegnamento e adattarlo alle esigenze di ogni singolo studente in modo che tutti possano ottenere i migliori risultati.”

Grazie a VMware, Spinu ha realizzato una digital foundation che ha rinnovato l’infrastruttura IT dell’Università, implementando un software-defined data center che offre una connettività end-to-end pervasiva ad app e dati per 1.800 persone tra docenti e staff di ricerca e 51.000 studenti iscritti, in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. La virtualizzazione ha permesso anche di creare digital workspace sicuri per supportare la crescita dell’insegnamento in mobilità e l’iscrizione di studenti da tutto il mondo.

Guidare l’innovazione nella formazione universitaria

Spinu è contrario all’idea diffusa secondo la quale le Università possano permettersi di rinnovarsi più lentamente rispetto alle aziende del settore privato. Le nuove generazioni di studenti si aspettano esperienze digitali sempre più sofisticate e senza soluzione di continuità.

“Come Atenei dobbiamo relazionarci con un gruppo di stakeholder più esigente rispetto alle aziende”, afferma. “Accogliamo un corpo studentesco completamente nuovo ogni cinque anni e gli studenti hanno aspettative estremamente elevate in termini di tecnologia, mobilità e applicazioni. Non sopportano la complessità; vogliono solo che la tecnologia lavori per loro e noi dobbiamo rispettare la loro visione”.

Nel frattempo, le politiche di Governo spingono sempre più il settore pubblico a trasformarsi e soddisfare le aspettative digitali dei propri cittadini. In qualità di CIO di un’Università italiana, Spinu deve sostenere l’Agenda Digitale Italiana, che si propone di sviluppare un’economia digitale in Italia in linea con l’Agenda Digitale Europea.

“Dobbiamo accelerare la trasformazione digitale dell’Università, pur rimanendo conformi alle normative”, afferma. “Questo rende il mio ruolo ancora più complesso, ma è tra i motivi per cui lo trovo così interessante.”

 

Fonte:  vmware italy

[Workspace ONE] – Cambio codice per enrol Android For Work

[Workspace ONE] – Cambio codice per enrol Android For Work

Uno dei metodi di registrazione dei device in modalità Android Enterprise è quello di utilizzare l’identificatore di Workspace ONE nella fase iniziale.

Proprio questa settimana VMware comunica che il vecchio identificatore afw#airwatch è stato sostituito con afw#hub e non è più attivo.

Non ci sarà alcun impatto ai device già registrati.

Per approfondire, leggete l’articolo originale

5 modi per migliorare significativamente il vostro Service Desk

5 modi per migliorare significativamente il vostro Service Desk

Il mondo del supporto IT è cambiato significativamente negli ultimi anni. Non solo i servizi IT, e quindi le capacità del supporto, diventano più importanti per l’azienda, ma sono anche aumentate le esigenze e le aspettative delle organizzazioni, comprese quelle dei dipendenti e delle terze parti. Anche il modo in cui i servizi IT vengono forniti, gestiti e supportati è cambiato, con sempre più servizi acquistati esternamente.

Sembra già piuttosto complicato, ma guardiamo le altre sfide che fanno pressione sul service desk IT prima di esaminare i meccanismi di miglioramento.

10 SFIDE AFFRONTATE DAL SERVICE DESK IT 

Il vostro service desk non sarà il solo a percepire le varie pressioni sul supporto IT – non solo per i maggiori volumi di richieste e di problemi IT ma anche la necessità di fornire un servizio “migliore, più veloce e più economico”. Qualcosa che richiede ancora più considerazione e azione rispetto al mantra precedentemente popolare per i service desk IT: “fare di più con meno”.

Alcune delle sfide comuni affrontate dai service desk IT sono nuove, mentre altre sono vecchie. Alcune sono interne, altre sono esterne. Alcune richiedono cambiamenti basati sulle persone e sui processi, mentre altre richiedono una tecnologia (e ITSM) migliore. Inoltre, alcuni potrebbero richiedere un cambiamento in tutti e tre i settori (persone, processi e tecnologia).

Non tutti i service desk saranno interessati da tutte le sfide comuni, ma potreste riconoscere alcuni dei seguenti dieci esempi:

  1. Necessità di affrontare volumi maggiori di problemi e richieste con limitazioni di budget continue.
  2. Aspettative crescenti dei dipendenti e degli stakeholder per quanto riguarda la fornitura di servizi e supporto.
  3. Maggiore complessità aziendale e IT, compresa la fornitura di supporto per un panorama tecnologico in evoluzione e le sottigliezze della gestione dei servizi aziendali.
  4. Necessità di collaborare meglio nell’erogazione di servizi e supporto – sia con parti interne che esterne – compresa la gestione di servizi di terze parti e prestazioni di supporto in scenari di integrazione e gestione dei servizi (SIAM).
  5. Adattabilità degli strumenti di ITSM a una varietà di esigenze moderne di gestione dei servizi ITSM e dei servizi aziendali, inclusi portali self-service di livello consumer e service catalog che presentano servizi disponibili in base ai diritti.
  6. Reclutamento e conservazione del personale, oltre a riqualificazione e riconversione.
  7. Capire bene le “basi” della gestione dei servizi come il self-service e il knowledge management.
  8. Misurazioni di performance inadatte – con metriche decennali potenzialmente non in linea con le moderne aspettative aziendali e dei dipendenti.
  9. Necessità di fornire e dimostrare il valore e i migliori risultati di business.
  10. Utilizzare la tecnologia di supporto al meglio, incluse le nuove funzionalità offerte dall’intelligenza artificiale (AI).

Queste dieci sfide saranno applicabili anche negli scenari di service management aziendali e per affrontarli è necessario identificare e sviluppare una serie di opportunità di miglioramento:

  1. Necessità di “lavorare in modo più intelligente, non più difficile”.
  2. Lavorare insieme per migliori risultati IT e aziendali.
  3. Lavorare in modo ottimale attraverso migliori metriche.

Questi punti sono spiegati di seguito.

1. C’È BISOGNO DI “LAVORARE IN MODO PIÙ INTELLIGENTE, NON PIU’ DIFFICILE”

Con carichi di lavoro molto più elevati, oltre alla necessità di comprendere e lavorare all’interno di strutture organizzative e di servizi più complesse e più complicate, le pratiche del service desk e la tecnologia relativa devono essere focalizzate a rendere la vita più semplice e più facile per tutte le persone coinvolte garantendo al contempo risultati migliori.

Questo miglioramento necessario può essere visualizzato attraverso diversi obiettivi:

  1. Migliorare le cose per le persone.
  2. Ottenere il massimo beneficio dalla tecnologia impiegata.
  3. Ottimizzare i flussi di lavoro e sfruttare l’automazione.

Per maggiori informazioni sui punti sopra citati, effettuate il download del White Paper gratuito di 4me.

2. LAVORARE INSIEME PER MIGLIORI RISULTATI IT E AZIENDALI

Mentre alcuni potrebbero pensare che l’IT sia interamente dedicato alla tecnologia, in particolare perché viene utilizzata una maggiore automazione per accelerare i processi e ottenere risultati migliori, la realtà è che l’IT è alimentato dalle persone. E, cosa più importante, le persone lavorano insieme con obiettivi comuni. Lo stesso vale anche per altre funzioni aziendali.

Questa collaborazione è importante per il successo del service desk su una serie di fronti, ed è migliorata da due fattori in particolare :

  1. Una migliore condivisione delle conoscenze.
  2. Lavorare meglio oltre i confini del team e dell’organizzazione.

Ancora una volta, per maggiori informazioni sui punti sopra citati, effettuate il download del White Paper gratuito.

3. LAVORARE IN MODO OTTIMALE ATTRAVERSO METRICHE MIGLIORI

Mentre i modi precedenti per migliorare il service desk sono tutti importanti a modo loro, c’è anche una necessità generale da affrontare – quella dell’idoneità e della qualità delle metriche del service desk.

Da un punto di vista – di solito, dal punto di vista del fornitore di servizi – le metriche potrebbero sembrare grandiose, perché sono una serie di obiettivi di performance che vengono costantemente soddisfatti, con un grande segno di spunta nella casella di controllo delle prestazioni. Tuttavia, potrebbero fare più male che bene al vostro service desk, mascherando il reale livello di prestazioni rispetto alle esigenze in evoluzione dell’organizzazione e dei suoi dipendenti.

Il punto fondamentale è se le metriche utilizzate sono davvero adatte allo scopo di valutare se il vostro service desk è veramente in grado di soddisfare le mutevoli aspettative di business relative alle prestazioni operative, ai risultati e ai miglioramenti. Se non lo è, il che è probabile a causa dei comuni errori di metrica, allora il vostro service desk corre il rischio di soccombere alla (falsa) metafora della rana che lentamente bolle viva, incapace di percepire e reagire al cambiamento incrementale, ma pericoloso, in cui si trova.

Ancora una volta, per maggiori informazioni, effettuate il download del White Paper gratuito.

Il documento copre molti aspetti dei cinque modi per migliorare significativamente il service desk IT e le più ampie operazioni di gestione dei servizi aziendali:

  1. Valutare l’idoneità dell’attuale strumento ITSM nel supportare le comuni sfide del service desk ed evitare il malfunzionamento dello stesso.
  2. Ottimizzazione e automazione, in particolare attraverso l’automazione.
  3. Adozione delle misure necessarie per migliorare le capacità di condivisione delle conoscenze.
  4. Creazione di un modello operativo che consenta a diversi fornitori di servizi di collaborare facilmente per soddisfare le esigenze dei dipendenti o dei clienti.
  5. Misurazione accurata delle prestazioni e dei risultati end-to-end attraverso metriche specifiche.

 

Per maggiori informazioni effettuate il download del White Paper (è necessaria la registrazione).

Fonte: Stephen Mann Principal Analyst and Content Director at ITSM.tools  / 4me

Software Asset Management & i CIO

Software Asset Management & i CIO

In qualità di CIO, hai molte priorità: sicurezza, cloud, mobile, virtualizzazione, Digital Transformation, risposta rapida alle esigenze aziendali. Nessuno però parla di Software Asset Management.
Tuttavia, una gestione efficace del software installato, degli abbonamenti cloud, delle licenze e acquisti possono fare la differenza tra successo e fallimento per quasi tutte le iniziative IT che si possano immaginare.

Ciò rende il Software Asset Management la priorità non ufficiale # 1 del CIO.

GUIDA ALLA TRASFORMAZIONE DIGITALE
I principali CIO conoscono l’importanza di allinearsi agli obiettivi aziendali come la Digital Transformation. Questo allineamento è possibile solo con una comprensione dettagliata di tutto l’utilizzo della tecnologia, in particolare del cloud. Le profonde capacità analitiche di Snow forniscono informazioni sull’utilizzo della tecnologia in ambito on-premise, cloud e mobile, incluso l’IT della business unit, consentendo ai CIO e ai responsabili IT di supportare gli obiettivi aziendali organizzativi, allocando in modo efficiente i budget tecnologici.

PIENA VISIBILITA’ DEI PROPRI BENI IT
Indipendentemente dalla crescita del cosiddetto shadow IT, o dalla natura sempre più diversificata e distribuita di dispositivi, piattaforme, servizi cloud e software in uso in tutta l’area tecnologica, il CIO deve avere una visibilità completa di tutti i dispositivi, di ogni app software e di ogni accordo di licenza.

COSTI MINIMI
Sia che i budget siano statici o in crescita, c’è sempre la necessità di fare di più con meno e aumentare l’efficienza. Ciò significa eliminare la spesa eccessiva per software, licenze e contratti cloud, dimensionare in modo corretto e riutilizzare le risorse, ottenere condizioni favorevoli dai fornitori evitando costi non controllati.

MASSIMIZZARE LA PRODUTTIVITÀ
Il personale non ha il tempo di reagire a tutte le richieste relative alla tecnologia, che si tratti di un help desk sovraccarico, di un processo di assunzione che richiede troppi passaggi che ostacolano l’onboarding dei dipendenti o di un team di ingegneri alle prese con carichi di lavoro del sistema che rallentano l’agilità di vendita. La soluzione SAM completa di Snow fornisce visibilità laddove è necessaria, migliora la velocità decisionale e automatizza le attività manuali per accelerare i processi organizzativi e apportare miglioramenti sostanziali alla produttività IT.

MINIMIZZARE LE MINACCE DI AUDIT
C’è il 70% di probabilità che quest’anno venga effettuato un audit alla tua organizzazione da almeno un fornitore di software. Un audit richiede molto tempo e può essere costoso se non sei pronto e in grado di difendere la tua posizione. È necessario conoscere la propria situazione relativa alle licenze per tutti i principali fornitori prima che arrivino a bussare alla porta.

ELIMINARE I RISCHI DI SICUREZZA
Applicazioni obsolete, installazioni software non approvate, dispositivi non autorizzati. Queste sono alla base di gran parte del rischio per la sicurezza che la tua organizzazione deve affrontare. Tutto ciò può essere risolto tramite la whitelisting dell’applicazione, identificazione accurata delle versioni del software e avviso su app non approvate, sia installate che in esecuzione nel cloud.

SOFTWARE ASSET MANAGEMENT = SNOW

La piattaforma Software Asset Management di Snow viene utilizzata da oltre 4.500 organizzazioni in tutto il mondo per supportare le principali iniziative IT e proteggere l’azienda da costi e rischi inaccettabili. Costruita intorno all’hub Snow License Manager, la piattaforma supporta milioni di tipi di dispositivi, software e fornitori di cloud e metriche di licenza. Può essere utilizzata dalle parti interessate (IT, Approvvigionamento, Sicurezza, Governance) e dai sistemi (ITSM, ITAM, ERP) in tutta l’azienda per fornire servizi IT efficienti e scalabili.

 

Fonte: Snow Software