11 Segreti per il successo del “Remote-First”

11 Segreti per il successo del “Remote-First”

Alla luce degli eventi attuali, molte organizzazioni sentono gli effetti dell’imprevedibilità della vita. Con molte organizzazioni che cancellano gli eventi e le riunioni di persona e impongono politiche di lavoro temporaneo da casa, le aziende si rendono rapidamente conto di quanto siano realmente preparate a gestire questi eventi inaspettati. Ho intervistato Charles Barratt, Sr. Manager di Digital Workspace Pursuits in EMEA. Charles ha lavorato prevalentemente da casa per tutta la sua carriera e quindi ha raggiunto il “livello di esperto” quando si tratta di lavoro a distanza. Ha accettato di sedersi con me (a distanza) e di condividere alcune best practice sul tempo trascorso al di fuori dell’ufficio, sia temporaneo che a lungo termine. Date un’occhiata:

Kelly: Parlaci di te. Perché sei un esperto di lavoro a distanza e cosa significa per te?
Charles: Per la maggior parte della mia carriera sono stato classificato come lavoratore a distanza, da casa, flessibile* (*scegliete voi). Questo mi ha portato a fare delle esperienze terribili e delle esperienze meravigliose. La tecnologia è sempre stata presente per consentire alle persone di lavorare a distanza, ma lavorare a distanza non è la stessa cosa di “Remote-First” che prende in considerazione la cultura, il benessere e la tecnologia.

Kelly: Interessante. Allora, come definisci “Remote-First”?
Charles: Definisco Remote-First come una cultura che si intreccia nel DNA di un’organizzazione in cui la posizione fisica non è importante per fare affari e mantenere l’identità di un’organizzazione. La cultura di Remote-First assicura che ogni dipendente – sia esso a distanza o in ufficio – abbia la stessa esperienza e non si tratta solo di tecnologia o di strumenti. Significa trattare i dipendenti remoti nello stesso modo in cui si vorrebbe essere trattati e non come cittadini di seconda classe.

Kelly: Perché dovremmo pensare a Remote-First adesso?
Charles: L’attuale clima non è di buon auspicio per una collaborazione faccia a faccia e questo ha un impatto sulle persone e sulle aziende di tutto il mondo.  Le organizzazioni stanno ripensando a dove viene svolto il lavoro e nel mio mondo semplicistico, ho sempre creduto che il lavoro sia un’attività e non un luogo. Eppure questo è lontano dalla realtà per molte organizzazioni.

Kelly: Non potrei essere più d’accordo. Dal tuo punto di vista, perché pensi che sia così per la maggior parte delle organizzazioni?
Charles: Troppo spesso il lavoro a distanza è visto come un lusso. È percepito come qualcosa che si deve guadagnare e di cui le Risorse Umane vengono incolpate se non si può fare. Sono stato in grado di consigliare, implementare e avere a disposizione architetture tecniche per far sì che ciò avvenga, ma l’unica cosa che viene spesso trascurata è l’aspetto umano del lavoro a distanza.

Kelly: Sì, la tecnologia è importante, ma tenere alto il morale è ancora più importante. Quindi, come esperto di lavoro a distanza, quali sono i consigli e le best practices per i “nuovi lavoratori da remoto”?
Charles: Alcuni suggerimenti per Remote-First sono nella seguente lista. Non è esaustiva, ma è una lista che ha funzionato bene per me e per i miei team. Spero che vi sia d’aiuto se vi trovate a lavorare a distanza:

  1. HappyHour – Una volta alla settimana/due settimane, organizzate un incontro in cui tutti i membri del team accendono il video, scelgono la bevanda che preferiscono e chiacchierano per 30/60 minuti su un argomento non lavorativo; conosci veramente i tuoi colleghi.
  2. Spazio per l’ufficio’ in casa – Lavorate in un luogo della vostra casa che corrisponda al vostro modo di lavorare. Ho 4 figli e questo crea dei rumori di fondo! Ricordate che il vostro ufficio a casa è prima di tutto una CASA.
  3. Un solo posto per accedere ai contenuti lavorativi – Indipendentemente dal dispositivo o dalla posizione, dovreste avere un solo posto familiare per accedere a tutti i vostri contenuti digitali in modo sicuro.
  4. Video di default – Se stai ricevendo una chiamata, accendi il tuo video. Non solo coinvolge le persone, ma fornisce anche una rassicurazione su come le persone stanno affrontando l’isolamento.
  5. Contenuti del team accessibili – Se state organizzando riunioni in ufficio, dovreste sempre condividere lavagne, fogli o appunti in un posto centralizzato, in modo che gli altri non si sentano esclusi.
  6. Lavagne digitali – Quando avete colleghi remoti che si uniscono alle chiamate, non usate una lavagna bianca fisica. Passate al digitale.
  7. Pianificare il tempo insieme – Tutto funziona molto bene a distanza, ma le persone hanno bisogno di interazione fisica. Organizzate una squadra che si riunisca almeno una volta a trimestre.
  8. Collaborazione in tempo reale – Non c’è più bisogno di dire Office 365 o Google Apps – l’idea è chiara.
  9. Fare delle pause ogni 90 minuti – E’ importante staccare e sgranchire le gambe.
  10. Parlate con qualcuno, chiunque (non solo con voi stessi) – Se un giorno non avete riunioni di lavoro, chiamate qualcuno o fate una passeggiata nei negozi. È importante tenersi impegnati.
  11. Risultati – Ricordate che se state lavorando a un progetto che si basa sui risultati, usate le vostre ore di lavoro con saggezza. Spesso non è necessario lavorare dalle 9 alle 5. Potete, in molti modi, definire le vostre ore, purché il lavoro venga portato a termine.

Kelly: In questo momento molti lavoratori lavoreranno per la prima volta a distanza. Cosa dobbiamo fare se la nostra casa non è predisposta per un ufficio?
Charles: Ricordi che ho detto che il tuo ufficio a casa è prima di tutto una casa? Beh, non stressatevi se avete i bambini in casa e siete in una telefonata di lavoro. Il mio consiglio qui è di giocare in anticipo e dire alle persone, all’inizio della chiamata, che potrebbero sentire dei suoni e voci di personaggi animati in sottofondo. Non è mai stato un problema per me, e (credetemi) una frase o due su Buzz Lightyear sono dei grandi rompighiaccio!

Kelly: Non vedo l’ora che Buzz Lightyear si unisca a una delle mie chiamate! Va bene, se i lettori dovessero trarre una cosa da questa intervista, quale dovrebbe essere?
Charles: Mi considero molto fortunato nel ruolo che ho e posso lavorare da qualsiasi luogo. Il modo in cui mi è stato reso possibile è attraverso VMware Workspace ONE. La mia convinzione personale è che se sviluppiamo una cultura e un’architettura remote-first, allora questioni come situazioni climatiche estreme, le pandemie globali e gli incidenti causati dall’uomo non dovrebbero avere un impatto sul business in futuro. Dovrebbe essere solo business, as usual.

Kelly: Grazie, Charles

Fonte: VMware. Autore: 

Workspace ONE e la trasformazione digitale

Workspace ONE e la trasformazione digitale

La trasformazione digitale ha avuto e sta avendo un impatto sull’adozione di soluzioni per il lavoro agile e di digital workspace, ma i cambiamenti in atto hanno a che vedere in primis con la cultura organizzativa di un’azienda. Non dobbiamo infatti pensare che le nuove modalità di lavoro in azienda siano frutto di un cambiamento tecnologico, ma che piuttosto la tecnologia ne rappresenti l’abilitatore. Un cambiamento che è innanzitutto strategico e che coinvolge persone, processi e tecnologie. In questo senso, la digital transformation ha un ruolo di primo piano nel cambiare le modalità di lavoro, che ora è meno legato a un luogo fisico e a orari predeterminati e che si apre all’affermarsi di un paradigma di digital workspace che sta sostituendo progressivamente quello della postazione fisica tradizionale. Un nuovo paradigma che comporta inevitabilmente un cambiamento nel modo in cui l’IT distribuisce i servizi agli utenti finali, offrendo una User Experience migliore, estendibile a qualsiasi piattaforma, sede e dispositivo. (Tratto da “La collaboration alla conquista di nuovi spazi” “Il parere di VMware” Risponde Michele Apa, Senior Manager Solutions Engineering di VMware Italia. Autore: Redazione ImpresaCity)

Fonte: VMware  

VMware è leader nella gestione unificata degli endpoint

VMware è leader nella gestione unificata degli endpoint

La conferma arriva dal report The Forrester Wave: Unified Endpoint Management, Q4 2019, che ha valutato 13 vendor di Uem

VMware ha annunciato di essere stata riconosciuta Leader nell’Unified Endpoint Management da Forrester Wave all’interno del report The Forrester Wave: Unified Endpoint ManagementQ4 2019, che ha valutato 13 vendor di soluzioni di unified endpoint management (UEM).

La piattaforma per il digital workspace intelligence-driven di VMware, VMware Workspace ONE, si è classificata al primo posto nelle categorie “offering” e “strategy”. La piattaforma, inoltre, ha ottenuto il punteggio più elevato anche nelle categorie che premiano la roadmap e l’execution di prodotto e i criteri dell’ecosistema dei partner, nonché nella valutazione della presenza sul mercato (per il numero dei clienti complessivi, i clienti di Windows 10, il numero di dispositivi gestiti e il fatturato).

Forrester Wave dichiara: “La presenza crescente di VMware nel mercato UEM è in gran parte dovuta agli investimenti che rendono più semplice per i clienti abbracciare la gestione moderna di Windows 10, come la funzionalità di provisioning Dell differenziata per Workspace ONE, che consente di automatizzare in modo significativo il deployment dei PC Windows”.

Il report riconosce anche che: “L’impegno di VMware nel supportare l’esperienza dei dipendenti si conferma consistente. L’azienda supporta una vasta gamma di sistemi operativi e dispositivi, offre una solida esperienza di single sign-on (SSO) e funzionalità uniche a vantaggio della produttività all’interno delle sue app di gestione delle informazioni sul prodotto (PIM), come Mobile Flows”.

VMware continua a offrire innovazioni che rendono Workspace ONE la piattaforma di digital workspace di riferimento del mercato, scelta dall’IT e dai dipendenti. Dalle app ai dispositivi mobile, ai PC, VMware Workspace ONE offre ai clienti una console unica per gestire e proteggere in modo sicuro app e dispositivi aziendali critici su tutte le piattaforme, inclusi Windows, macOS, Chrome OS, iOS, Android e Linux.

Come riferito in una nota ufficiale da Shankar Iyersenior vice president e general manager, End User Computing di VMware: «Continuiamo ad arricchire Workspace ONE con le tecnologie più innovative del mercato a un ritmo vertiginoso, per fornire ai clienti il supporto della piattaforma per l’UEM più completa sul mercato, con funzionalità di sicurezza zero trust, e con l’ecosistema di partner più esteso. Sono questo ritmo di innovazione e la capacità di esecuzione a rendere Workspace ONE la piattaforma di digital workspace preferita sia dall’IT che dai dipendenti e crediamo che siano questi fattori di differenziazione ad averci permesso di ottenere il riconoscimento da parte dei principali analisti».

Fonte: Redazione LineaEDP

Workspace ONE – (On-Premises) Aggiornamento script APNs

Workspace ONE – (On-Premises) Aggiornamento script APNs

(On-Premises) Il 26 Novembre 2019 scadono i certificati che vengono usati dalla console Workspace ONE / Airwatch.
Senza il rinnovo non sarà possibile mandare messaggi push alle applicazioni VMWare.
Chi è in possesso di Workspace ONE UEM (il nuovo nome di Airwatch) On-Premises deve aggiornare i certificati APNs eseguendo sul database la query che potete scaricare qui di seguito:

Link

Nessun Impatto per chi utilizza il sistema in SAAS.

A questo link la comunicazione ufficiale di VMware

Come è possibile offrire ai dipendenti un’esperienza realmente digitale?

Come è possibile offrire ai dipendenti un’esperienza realmente digitale?

In un mondo del lavoro sempre più competitivo, in cui le aziende si trovano a dover affrontare una vera e propria caccia ai talenti, attrarre e tenere in azienda le persone giuste rappresenta la vera sfida. Il sondaggio di Deloitte “Global Human Capital Trends, 2019” ha rivelato che il 70% degli intervistati considera il recruiting importante e il 16% lo definisce una delle tre problematiche aziendali più impellenti per il 2019.

I datori di lavoro devono ridefinire la propria offerta per i talenti già acquisiti e per i potenziali nuovi dipendenti per conservare e attirare quelle competenze necessarie a favorire la crescita del proprio business nell’era digitale.

In che modo stai supportando i tuoi dipendenti?

Le aspettative dei dipendenti sulle modalità di lavoro sono cambiate con l’avvento del digitale. Per approfondire questa tematica abbiamo intervistato i dipendenti nell’area EMEA e i risultati sono chiari: i lavoratori desiderano ottenere flessibilità nella scelta degli strumenti da utilizzare, vogliono collaborare, innovare, essere creativi e avere a disposizione le tecnologie che consentano loro di raggiungere questi obiettivi. In altre parole, le aziende che non hanno la possibilità o la volontà di supportare i propri dipendenti in tal senso – in quella che definiamo la “Digital Employee Experience” – faticano ad attirare nuovi talenti o addirittura a conservare i talenti già acquisiti. Di fatto, questi ultimi rappresentano la sfida più significativa: il 70% degli intervistati ritiene che i datori di lavoro attuali debbano dare più importanza a questa tematica.

Per rispondere a queste aspettative, i datori di lavoro devono identificare chi all’interno dell’azienda si debba occupare di garantire esperienze positive ai dipendenti. Questo rimane un punto cruciale: oltre un quinto degli intervistati ritiene che non sapere a chi rivolgersi rappresenti un ostacolo al raggiungimento di una digital experience positiva.

Superare gli ostacoli alla collaborazione incentivando il lavoro di squadra

Una Digital Employee Experience positiva può essere raggiunta solo con una maggiore collaborazione tra l’IT, le risorse umane e i dipendenti. Le risorse umane sono da tempo i “gatekeeper” dell’esperienza dei dipendenti, mentre il termine “digitale” per la maggior parte delle aziende fa pensare automaticamente all’IT. Quando i due concetti vengono associati, si crea una certa confusione sulle responsabilità di gestione: il 49% dei dipendenti non sa se rivolgersi al team delle risorse umane o all’IT per parlare dei problemi relativi all’esperienza digitale e solo il 21% dei dipendenti sostiene che nella propria azienda esista una piena collaborazione tra i due reparti.

L’offerta di una Digital Experience realmente digitale, che garantisca l’accesso ai dispositivi e alle applicazioni di cui i lavoratori hanno bisogno, richiede un core tecnologico in grado di gestire gli accessi e la compliance offrendo nel contempo flessibilità. Questo è compito dell’IT. Tuttavia, per offrire il supporto adeguato, è necessario mappare le esigenze dei dipendenti, nonché comprendere quali sono le esperienze al di fuori dell’ambito lavorativo e quali benefici possano introdurre nell’ambiente di lavoro. In breve: l’elemento umano, il pane quotidiano dei team HR.

Grazie a una migliore collaborazione tra le due funzioni, le aziende potranno ottenere una maggiore crescita e attirare più facilmente nuovi talenti e diventeranno i posti di lavoro più ambiti solo se mosse da uno spirito più progressista.

Per scoprire in che modo la tua azienda può ottenere questo tipo di infrastruttura IT, approfondisci la tua conoscenza di  VMware Workspace One.

Fonte: VMware Italy. Kristine Dahl Steidel, Vice President EUC EMEA, VMware

 

[Workspace ONE] Migrazione ad Android Enterprise

[Workspace ONE] Migrazione ad Android Enterprise

Arriva, con la versione 19.07, la possibilità tanto attesa di avere una modalità di migrazione dei device dalla gestione Android Legacy a quella Enterprise (Work Profile).

Il sistema si baserà sulla creazione di Smart Group per rendere granulare e progressivo il cambio.

Ricordiamo che la modalità “Enterprise” è già la modalità di gestione dei device Android consigliata e sarà l’unica disponibile da Android 10 per la rimozione, da parte di google, delle API legacy.

altri dettagli qui

Fonte: VMware

Ecco come le tecnologie cambiano il lavoro: l’ufficio presto sarà ovunque

Ecco come le tecnologie cambiano il lavoro: l’ufficio presto sarà ovunque

Le tecnologie che cambiano il lavoro. Il digitale che trasforma le nostre vite, le nostre abitudini. L’ultima fotografia scattata da Idc, nel rapporto Future of Work, non lascia spazio ai dubbi: tecnologie intelligenti e generazioni digitali trasformeranno per sempre il lavoro, al punto che le aziende dovranno cambiare anche il modo di misurare i dipendenti. Quella che si prospetta, insomma, è una vera e propria rivoluzione aziendale nel momento in cui l’intelligenza artificiale entrerà più in profondità nei processi operativi e le prime generazioni digitali, i millennial, inizieranno a rappresentare la quota maggiore della forza lavoro. Ovvero nell’arco dei prossimi due o tre anni.

L’ufficio è ovunque
Entro il 2021 – secondo lo studio di Idc – il 60% delle aziende Global 2000 (le più grandi aziende quotate al mondo) adotterà quello che la stessa società di analisi definisce Future WorkSpace, ovvero un nuovo concetto di spazio di lavoro «in grado di migliorare l’esperienza e la produttività dei dipendenti attraverso un ambiente fisico e virtuale più flessibile, intelligente e collaborativo». Lo spazio di lavoro futuro non sarà «statico o a orari prestabiliti», ma sarà «ovunque, in qualsiasi momento, su ogni device, mutuando l’inclinazione di millennial e nativi digitali»   …………………….

Fonte: Il Sole 24 Ore. Per leggere l’articolo originale completo:  Ecco come le tecnologie cambiano il lavoro: l’ufficio presto sarà ovunque

Per affrontare queste nuove sfide VMware offre Workspace ONE. Workspace ONE è una piattaforma di livello enterprise semplice e sicura che consente l’accesso al tuo workspace digitale tramite il tuo dispositivo, smartphone, tablet o laptop, da qualsiasi luogo. La soluzione offre innanzitutto accesso Single Sign-on self-service di livello consumer a mobile app, app cloud e app Windows e include strumenti perfettamente integrati per la gestione di e-mail, calendario, file e collaborazione destinati ai dipendenti.

 

Le 5 tappe del percorso verso il Digital Workspace

Le 5 tappe del percorso verso il Digital Workspace

L’avvento delle nuove tecnologie nell’ultimo decennio ha avuto un impatto dirompente nel nostro ambiente di lavoro, tanto che non si parla più di posto ma di spazio di lavoro: siamo passati da “workplace” a “workspace”.

I confini sono sempre più labili, gli strumenti sempre più avanzati, i casi d’uso si sono moltiplicati: chi entra nel mondo del lavoro adesso si trova davanti una proposta lavorativa nuova, che non esisteva quando ha cominciato il suo percorso di studi. I posti di lavoro disponibili si sono trasformati, seguendo l’onda dell’evoluzione tecnologica che ha dato una scossa al business delle aziende, e i ruoli esistenti si sono dovuto evolvere.

Noi lavoratori e dipendenti siamo diventati più esigenti, richiedendo al nostro datore di lavoro strumenti avanzati per essere più efficaci e semplificare la nostra attività, con il beneficio per il business di diventare più produttivi.

In poche parole: siamo in piena trasformazione verso un workspace digitale.

“Trasformare” è proprio il termine adatto: dare forma. La nuova tecnologia che prepotentemente ha conquistato le nostre scrivanie, è così innovativa e rapida nell’aggiungere nuove funzionalità che l’IT delle aziende non è riuscita a star dietro al cambiamento. Ed è quindi necessario definire il nuovo spazio di lavoro, appunto “dargli una forma”.

Non è più tempo di bloccare ciò che dall’esterno arriva nel nostro workspace: ciò infatti causa da una parte il malcontento dell’end-user, e dall’altro limita le potenzialità di business. Bisogna guidare ed indirizzare il nuovo e governarlo per ottenerne i maggiori benefici.

Le tecnologie VMware accompagnano le aziende nel loro percorso verso il Digital Workspace, con una soluzione che soddisfa a 360 gradi i casi d’uso più diffusi, basata su Workspace ONE. In tal modo si riduce la distanza tra le richieste degli utenti finali e quelle di business, rendendo sicuro l’accesso alle applicazioni ed ai dati da minacce sempre più crescenti.

Ma quali sono i 5 requisiti per una completa adozione del Digital Workspace?

  1. User Experience: è fondamentale soddisfare le esigenze dell’utente finale e renderlo felice. Il primo passo è quello di individuare i casi d’uso, selezionarli e classificarli, conoscere le esigenze di ogni tipo di utente e delle linee di business in modo da dare valore all’azienda, aumentare la produttività e semplificare le operazioni dell’IT.
  2. Any Applications: l’esperienza utente è dettata dal fatto che bisogna accedere da qualsiasi dispositivo e da qualsiasi location alle proprie applicazioni, per poter espletare le attività quotidiane. E l’evoluzione dell’ambiente di lavoro deve considerare che alcune applicazioni non possono evolvere alla stessa velocità con cui le nuove tecnologie mobile invadono il workspace, ma rimangono indietro. Quindi bisogna avere a disposizione una soluzione che gestisca non solo le applicazioni più recenti e moderne (SaaS e mobile) ma anche quelle legacy, per garantire continuità agli utenti ed al business.
  3. Modern Management: un workspace digitale deve essere gestito in modo da garantire un’esperienza “always on” e “always connect” a tutti i tipi di dispostivi, mobile e laptop, facendo leva sulle potenzialità del cloud. Una gestione moderna introduce semplificazione e sicurezza, conoscendo il contesto in cui il dispositivo lavora per applicarne le giuste policy, e, con un set di API per gestire una vasta gamma di sistemi operativi, estendere il management a il più ampio range di device.
  4. Insights: se l’IT deve supportare il business e garantire una buona esperienza all’utente, non deve essere percepito esclusivamente come il dipartimento da contattare quando è necessario riparare un dispositivo. L’IT deve cambiare il modo in cui viene percepito, e avere gli strumenti per conoscere l’ambiente in cui gli utenti lavorano, le loro preferenze, le loro esigenze. Non basta collezionare log e informazioni di utilizzo, ma sfruttare tecnologie di intelligenza artificiale e machine learning per dedurre informazioni utili per applicare azioni correttive, e quindi analizzare performance, rischi, utilizzo.
  5. Automation: è vero che gli Insight sono critici. Ma la risposta correttiva non può essere manuale e reattiva. Dev’essere preventiva ed automatizzata. Provisioning di nuove applicazioni, auto-remediation, applicazione di nuove policy: ecco le azioni che devono essere usate non solo per bloccare un dispositivo se è il caso, per esempio, ma per garantire all’utente un ambiente di lavoro sempre aggiornato e protetto.

 

Il percorso verso il Digital Workspace con Workspace ONE porta benefici tangibili ed evidenti, che permettono di ridurre in primis costi e complessità rispetto a strumenti manuali e a compartimenti stagni. Inoltre, si riescono ad aumentare i livelli di sicurezza garantendo alta produttività e flessibilità agli utenti.

Così l’IT diventa un partner dell’impresa: garantisce la massima esperienza digitale agli utenti, invece di continuare a gestire puramente i dispositivi e chiamate di supporto.

Fonte: VMware Italy

Per l’ottavo anno consecutivo VMware ha ottenuto il titolo di Top Player nel Radicati UEM Market Quadrant.

Per l’ottavo anno consecutivo VMware ha ottenuto il titolo di Top Player nel Radicati UEM Market Quadrant.

Siamo lieti di annunciare che siamo stati nominati Top Player nel 2019 Radicati Unified Endpoint Management (UEM) Market Quadrant. VMware Workspace ONE UEM si è posizionato al massimo livello di funzionalità e nella più alta visione strategica. Negli ultimi due anni, l’attenzione del mercato si è spostata dai tradizionali strumenti di gestione dei clienti (CMT) e di gestione della mobilità aziendale (EMM) alla gestione unificata degli endpoint (UEM), che consente alle organizzazioni di gestire in modo sicuro qualsiasi endpoint, dai desktop e dai dispositivi mobili ai dispositivi IoT, da un singolo pannello.

 

L’offerta UEM di VMware, Workspace ONE, è una piattaforma di spazio di lavoro digitale basata sull’intelligence La piattaforma consente all’IT di distribuire e gestire in modo sicuro qualsiasi app su qualsiasi dispositivo integrando il controllo degli accessi, la gestione delle app e la gestione degli endpoint moderni multi-piattaforma. Oltre al supporto completo su Windows 10, macOS, Chrome OS, iOS, Android, QNX e Tizen, Workspace ONE include anche funzionalità di analisi e supporto per i clienti che migrano dal tradizionale CMT basato su rete alla moderna gestione dei PC basata su UEM.

Come Top Player nel Market Quadrant UEM, VMware è stato riconosciuto per l’ampiezza e la profondità del nostro prodotto, così come la nostra solida visione per il futuro. Secondo il rapporto, Workspace ONE era forte in diverse aree di funzionalità, tra cui:

  • Gestione del ciclo di vita in tempo reale e over-the-air per dispositivi mobili di proprietà aziendale o BYO, desktop (inclusi Windows 10 e macOS), dispositivi rugged e endpoint IoT workspace (inclusi dispositivi wearable) su un’ampia varietà di sistemi operativi.
  • Gestione completa e moderna di PC Windows con opzioni multiple di onboarding predefinite, supporto completo per la configurazione dei dispositivi (MDM, GPO e BIOS / firmware), patching granulare over-the-air e vulnerability assessment basata su CVE (Common Vulnerabilities and Exposures), distribuzione di software basato su Internet e Peer-to-Peer e gestione delle applicazioni Win32.
  • Connettore Workspace ONE AirLift per la co-gestione insieme a Microsoft System Center Configuration Management, che consente ai clienti di accelerare e ridurre il rischio della migrazione delle attività PCLM a un modello di gestione moderno più efficiente, sicuro e basato sul cloud.
  • Workspace ONE Intelligence, che aggrega, analizza e correla i dispositivi, le app e i dati utenti per fornire suggerimenti basati sui dati che migliorano l’esperienza dell’utente, aiutano a ottimizzare le risorse e rafforzano la sicurezza e la conformità. Per gestire i rischi legati alle minacce informatiche odierne, Workspace ONE Trust Network combina approfondimenti di Workspace ONE Intelligence e soluzioni dei partner di sicurezza affidabili per fornire una sicurezza predittiva e automatizzata nell’area di lavoro digitale.

Vi invitiamo a scaricare il nuovo Market Quadrant di Radicati per capire perché crediamo che VMware sia in una posizione unica per aiutarvi a migliorare la riduzione dei costi, la sicurezza e l’esperienza utente con Workspace ONE.

Premere  qui per effettuare il download del rapporto 2019 Radicati UEM Market Quadrant.

Fonte: The Radicati Group, Inc., Unified Endpoint Management – Market Quadrant, 2019

Radicati Disclaimer:
Radicati Market Quadrant is copyrighted March 2019 by The Radicati Group, Inc. Reproduction in whole or in part is prohibited without expressed written permission of the Radicati Group. Vendors and products depicted in Radicati Market Quadrants should not be considered an endorsement, but rather a measure of The Radicati Group’s opinion, based on product reviews, primary research studies, vendor interviews, historical data, and other metrics. The Radicati Group intends its Market Quadrants to be one of many information sources that readers use to form opinions and make decisions. Radicati Market Quadrants are time sensitive, designed to depict the landscape of a particular market at a given point in time. The Radicati Group disclaims all warranties as to the accuracy or completeness of such information. The Radicati Group shall have no liability for errors, omissions, or inadequacies in the information contained herein or for interpretations thereof.

 

Fonte: VMware 

 

 

In primo piano: l’adozione del Digital Workspace

In primo piano: l’adozione del Digital Workspace

Il 2018 è stato un anno ricco di innovazione per VMware, all’insegna delle nostre priorità IT strategiche: digital workspace, modernizzazione del data centerintegrazione del cloud pubblico e trasformazione della sicurezza. Questi sono i pilastri che guidano il nostro supporto ai clienti. In VMware siamo impegnati nell’abilitare la digital transformation, dall’infrastruttura alla delivery e alla sicurezza, fino all’End-User Experience.

Gran parte del nostro lavoro consiste nel gettare le fondamenta per la digitalizzazione. Data center, networking, cloud: senza di essi non sarebbe possibile offrire le esperienze, i servizi e le funzionalità che rendono il business digitale così intuitivo e utile.

Il Digital Workspace ha l’obiettivo di consentire agli utenti di lavorare insieme, ovunque e in qualsiasi momento, senza compromettere l’azienda. Abbiamo sempre riservato una particolare attenzione all’End-User Computing e con il Digital Workspace aiutiamo le aziende a mettere in collegamento i vari dipartimenti interni, permettendo loro di coinvolgere e fornire alla forza lavoro gli strumenti necessari per ottenere risultati di eccellenza.

Il Digital Workspace basato sull’intelligence

Un aspetto chiave del Digital Workspace è il modo in cui semplifica il lavoro dei dipendenti. Lo scorso marzo è stato lanciato il “Digital Workspace basato sull’intelligence”: l’evoluzione di VMware Workspace ONE per aiutare le aziende a prendere decisioni basate sui dati da un’unica fonte, con il supporto di strumenti di visualizzazione e automazione. È stato il primo passo verso l’uso dell’intelligenza artificiale e del machine learning per ottenere consigli e previsioni sul Digital Workspace. In altre parole, abbiamo sollevato i dipendenti da onerosi compiti di responsabilità decisionale, lasciando loro più tempo per concentrarsi in modo più produttivo sul lavoro.

Sicurezza di livello enterprise e semplicità di livello consumer

Il nuovo VMware Workspace ONE non ha solo il compito di semplificare le attività: in un’epoca in cui le minacce sono sempre più pervasive, tutti noi abbiamo bisogno di operare in un ambiente completamente sicuro. Il vero Digital Workspace è in grado di garantire sicurezza senza compromettere accesso, agibilità o flessibilità. Per questo motivo abbiamo introdotto un approccio completo e moderno alla sicurezza aziendale, per proteggere l’evoluzione futura del Digital Workspace, con Workspace ONE Trust Network. WOTN trasforma la sicurezza per dipendenti, app, endpoint e reti grazie alla sua capacità di proteggere, rilevare e bloccare le minacce alla sicurezza informatica in base a un framework di affidabilità e verifica. WOTN agisce come un “buttafuori” virtuale: se il comportamento di un utente attiva un alert, l’accesso viene immediatamente bloccato. In caso contrario, l’utente può continuare a lavorare tranquillamente.

Innovazioni continue

Mentre alcuni potrebbero ritenersi soddisfatti di aver creato un modo completamente nuovo di gestire il Digital Workspace e supportare la diversità e l’eterogeneità che contraddistingue le aziende odierne, per VMware questo non è sufficiente. Siamo convinti che il cambiamento sia costante: il modo di operare di un’azienda, il modo in cui i dipendenti vogliono lavorare, tutto è in continua evoluzione. Ecco perché a novembre abbiamo rilasciato nuovi aggiornamenti, dall’ampliamento delle modalità con cui le organizzazioni IT gestiscono e proteggono dispositivi, cloud e piattaforme, al rafforzamento della sicurezza con visibilità migliorata, fino al miglioramento della produttività degli utenti.

In fondo è di questo che si tratta: aiutare i dipendenti a lavorare meglio. James McMahon di Atos lo ha spiegato chiaramente in un post di inizio anno sul nostro blog: “Per essere veramente efficaci, i dipendenti devono amare il loro lavoro e i datori di lavoro devono fare il possibile per offrire loro le condizioni ideali”. Dati alla mano, la nostra ricerca ha rivelato che l’80% dei CIO in EMEA ritiene che i ricavi possano aumentare del 5% nell’arco di tre anni quando ai dipendenti vengono forniti gli strumenti ideali o è permesso loro di usare le loro applicazioni preferite, rese facilmente accessibili.

“Un fattore di differenziazione essenziale”

Sappiamo che stiamo offrendo ai clienti ciò che vogliono, ma è fantastico quando questi sforzi vengono riconosciuti. Uno dei punti chiave del Digital Workspace è il modo in cui gli endpoint, ovvero dove l’utente e la tecnologia entrano in contatto, vengono gestiti e, poco meno di un mese fa, il nostro approccio alla gestione degli endpoint è stato considerato come il più efficace da IDC nella sua valutazione MarketScape: Worldwide Enterprise Mobility Management Software 2018 Vendor Assessment. In questa valutazione, i giudici hanno premiato il modo in cui Workspace ONE crea integrazioni specializzate di app e mobile app, gestendo Windows 10 e il pacchetto di analisi di intelligence della piattaforma come fattori di differenziazione essenziali. Davvero un modo fantastico di finire l’anno.

Scopri come le aziende in tutto il mondo stanno supportando l’innovazione e fornendo ai lavoratori gli strumenti di cui hanno bisogno con 5 strategie vincenti per il Digital Workspace.

Fonte: VMware Italy